lunedì 29 settembre 2008

venerdì 26 settembre 2008

Dal diario di viaggio di Lesha





In un giorno di bighellonaggio a Sarajevo con temporale annesso, Lesha entra in un locale a caso per ripararsi dalla pioggia e scopre di essere "a natural fag hag".

Due giorni dopo Lesha va a farsi una bella gita in montagna con A. e C. entrambi gli amici risiedono in Bosnia da parecchio e quindi ne sanno un bel po', ma non abbastanza a quanto pare...
La camminata a Bukovik comunque è stata molto bella nonostante gli imprevisti e il dubbio (terrore puro) che ci potessero essere mine nel punto in cui abbiamo perso il sentiero e ci siamo trovati nell'erba alta. And I'm still alive.




domenica 21 settembre 2008

giovedì 18 settembre 2008

Portrait of Lesha as a young artist



Questa è una catena, una catena bimbolosa, me l'ha passata francesca, e io obbedisco, poichè temo i disastri e le sfighe di ogni sorta che il rompere una catena comporta!
quindi ecco lesha in uno dei posti che tuttoggi preferisce frequentare: il letto. notare la camicina da notte in flanella databile 1982...mi vien caldo solo a pensarci.

adesso mi tocca nominare i fortunati estratti per la catena bimbolosa. And the nominees are:

bgmole
sister

domenica 14 settembre 2008

Coffee and Tito



SMRT FAŠIZMU SLOBODA NARODU!

giovedì 11 settembre 2008

lunedì 8 settembre 2008

sabato 6 settembre 2008

Dal diario di viaggio di Lesha



Quel 3 agosto mi sono svegliata con la solita voglia di esplorare Sarajevo. Dopo un caffè e una colazione in terrazza mi rendo conto di desiderare di più: l'emozione un po' trash del turista irresponsabile! e allora esco e vago come al solito, ma invece di tenere in borsa la macchina fotografica e la lonely planet, le espongo fiera. ehi, non sono un'internazionale! sono una turista! mentre attiro l'attenzione della gente con queste dichiarazioni urlate, lo vedo ed è quello che cercavo. un sogno che si realizza: il bus turistico di Sarajevo, evviva! salgo, mi accomodo al secondo piano sul mio sedilino in pelle che in soli 3 minuti mi si incolla alle cosce (sì, a Sarajevo c'erano 33 gradi quel giorno), estraggo la macchina fotografica, e via si parte!
Vento tra i capelli, alcuni ragazzotti in moto si affiancano e salutano, la guida turistica, microfono in pugno, illustra e descrive e spiega, ma noi non sentiamo nulla: l'altoparlante è difettoso o rotto e il rumore del bus troppo forte. non importa, è bellissimo. il bus segue un percorso lunghissimo che dura un'ora, portandoci dalla Baščaršija a Koševo, da Koševo (con qualche brivido di commozione) ai bei quartieri sulle colline da dove si domina tutta la città. Poi si scende e si va lungo la Milijačka con tutti i suoi ponti, la sinagoga e di nuovo su per vedere la fortezza, di cui non ricordo assolutamente il nome. nel giro di un'ora passiamo dagli affascinanti palazzoni ex jugo, ai bei palazzi austro ungarici, alle casette basse tipicamente bosniache per finire in collina nel verde dei boschi e poi scendere di nuovo.
una bella esperienza che non avrei potuto fare altrimenti, se non prendendo un taxi. ancora una volta sono stata una turista responsabile, spendendo solo 5 KM (il marco convertibile, l'affasciante moneta bosniaca)

That 3 of August I woke up with the usual fancy of exploring Sarajevo. After coffee and breakfast on the terrace, I realised I wanted more: the trashy thrill of the irresponsible tourist! And so I go out and wander, as usual, but this time showing proudly my camera and my Lonely Planet, that I used to hide in my bag. Hey people, look, I’m not an International, I’m a tourist! While attracting the attention with my shouting, I see it, that’s what I was looking for, that’s a wish coming true: the Sarajevo City Tour Bus!
Wind in my hair, some guys waving Hello following us with their motorcycles. The tourist guide starts talking, and showing and explainig but we cannot hear since the loudspeakers are broken. But who cares, it’s wonderful! The tour is pretty long and lasts an hour, from Baščaršija to Koševo, from Koševo (with a shiver) to the beautiful neighbourhoods on the hills. Then it goes back to the town and follows the Milijacka river with its bridges, the Synagogue...and then up again from the ex Jugo buildings, the beautiful AustroHungarian ones and the tiny Bosnian typical houses, to the countryside with hills and woods. After having seen the Fortress (of which I don’t remember the name) we go downtown again.
A great experience I couldn’t have done without taking a taxi. So once again, here I am, a responsible tourist, with just 5KM!

lunedì 1 settembre 2008